Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Per gli oneri di sistema qualcosa si muove per iniziativa del deputato della Valle d’Aosta – Valledaostaglocal.it


Finalmente qualcosa si muove sul fronte degli oneri di sistema, e a dare la prima spallata al muro dell’indifferenza è stato un valdostano: il deputato Franco Manes. In un Parlamento che troppo spesso si dimentica delle periferie – e non solo geografiche – questa volta la miccia è partita proprio da chi, di periferia montana, se ne intende.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Manes, insieme al collega Steger, ha presentato un ordine del giorno collegato al disegno di legge 2281, approvato oggi alla Camera, con un obiettivo tanto semplice quanto rivoluzionario: spingere il Governo a rimettere mano a quella parte delle bollette energetiche che poco c’entra con il consumo effettivo di luce e gas. Sì, stiamo parlando degli oneri generali di sistema. Ma facciamo un passo indietro.

Gli oneri di sistema Sono una serie di voci extra che troviamo in bolletta e che spesso passano inosservate, ma che possono incidere pesantemente sul totale da pagare. Non stiamo parlando del costo dell’energia in sé, ma di una serie di contributi obbligatori destinati a finanziare varie politiche pubbliche:

lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari (il cosiddetto decommissioning),

sussidi al trasporto ferroviario,

agevolazioni alle grandi imprese energivore,

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

compensazioni ai territori che ospitavano impianti nucleari.

Una stratificazione di costi costruita negli anni, spesso in nome di buone cause, ma che oggi rischia di trasformarsi in un fardello insostenibile soprattutto per le famiglie e le piccole e medie imprese, già alle prese con rincari generalizzati e un’economia che stenta a rilanciarsi.

«È inaccettabile che famiglie e piccole imprese continuino a farsi carico di costi che spesso nulla hanno a che fare con il consumo effettivo di energia», ha dichiarato Manes a margine del voto. E come dargli torto? Il suo intervento è stato chiaro, pragmatico, e ha toccato un nervo scoperto: quello dell’equità.

La Valle d’Aosta, come molte altre realtà montane, soffre doppiamente: per l’isolamento geografico e per un tessuto economico composto in gran parte da piccole aziende a conduzione familiare, artigiani e agricoltori. In questo contesto, ogni euro risparmiato in bolletta può fare la differenza.

L’ordine del giorno approvato ieri non è una legge, certo, ma rappresenta un impegno politico chiaro: il Governo dovrà valutare misure normative per alleggerire sistematicamente il peso di questi oneri, cercando un punto d’equilibrio tra sostenibilità economica e ambientale. Il tutto, si precisa nel testo, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

Si tratta quindi di una sollecitazione forte, e soprattutto strutturale: non una toppa provvisoria, ma l’inizio – si spera – di un processo di revisione organica. Con un obiettivo preciso: più equità tra gli utenti e meno balzelli nascosti, incentivando nel contempo la transizione energetica senza caricare i costi sulle spalle dei soliti noti.

Il merito politico di Franco Manes è evidente: ha portato in Parlamento un tema sentito dalla gente comune, lo ha tradotto in un atto concreto e ha ottenuto il primo sì. Ora la palla passa al Governo. Vedremo se l’esecutivo saprà raccogliere la sfida e trasformare questo segnale in una riforma vera.

Intanto, da Aosta a Roma, una cosa è certa: quando l’autonomia si fa sentire con proposte concrete, sa farsi valere.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.