Il settore dei droni sta vivendo una “vera e propria rivoluzione” in Italia. Secondo la ricerca dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Milano, il mercato professionale dei droni in Italia ha toccato i 160 milioni di euro, con una crescita del 10% rispetto al 2023. L’evento “Innovazione tecnologica e transizione sostenibile: le opportunità del settore Droni e Mobilità Aerea Avanzata” ha messo in luce come questo settore stia attirando sempre più attenzione in aree cruciali come la sostenibilità, la sanità pubblica, la sicurezza e il miglioramento dell’efficienza nelle attività industriali.
Ottimismo per la crescita futura e la necessità di una filiera nazionale
Le prospettive per il futuro del settore sono rosee. L’80% degli attori prevede che il mercato crescerà ancora entro il 2027. Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, “è il momento di realizzare una vera e propria filiera nazionale per passare da una fase di sperimentazione a progetti operativi”. Marco Lovera, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano e responsabile scientifico dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata, sottolinea come “il sistema Paese è chiamato a inserire queste tecnologie nei piani di sviluppo territoriale per favorire la diffusione delle applicazioni”.
Consolidamento del tessuto industriale e progetti operativi
Il tessuto industriale del settore sembra essere in fase di consolidamento. Nel 2024 si contano 657 imprese attive (erano 664 nel 2023 e 706 nel 2022). Si registra una chiusura annuale del 5% delle attività, prevalentemente piccole aziende nate di recente, a fronte di nuove aperture del 2%. A livello mondiale, tra il 2019 e il 2024 sono stati censiti 1.882 progetti di droni, di cui il 16% è già operativo e sta affiancando o sostituendo le modalità operative tradizionali.
L’Italia come leader e le competenze dell’ecosistema
L’Italia si posiziona tra i leader di questa rivoluzione, grazie al Piano Strategico Nazionale e a un ecosistema di imprese ed enti pionieri. Paola Olivares, direttrice dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata, afferma che “l’ecosistema italiano – forte di solide competenze tecnologiche, normative e operative, può e deve porsi come apripista per molteplici applicazioni”.
Evoluzione normativa e ambiti applicativi
Negli ultimi anni, il settore ha visto uno sviluppo significativo sia dal punto di vista normativo sia da quello applicativo. Tappe fondamentali includono l’introduzione del regolamento europeo di EASA, dei regolamenti U-space e della strategia nazionale AAM di ENAC. Queste normative hanno rappresentato un passo avanti cruciale per il settore, definendo le regole e garantendo maggiore sicurezza. Parallelamente, si sono affermati importanti progetti in ambiti diversi come il trasporto di materiale medico-sanitario, il trasporto merci, le ispezioni e la ricerca e soccorso.
Livelli di maturità dei diversi use case
L’analisi di 82 esperti su 15 use case rappresentativi del settore ha identificato tre cluster distinti in termini di maturità. Il trasporto di persone con droni in aree urbane ed extra-urbane è in fase embrionale (punteggio medio 1,6 su 4) e necessita di sviluppo normativo, competenze, comprensione del pubblico e avanzamento tecnico-tecnologico. Il trasporto di merci, le manutenzioni a contatto, gli inventari di magazzino e le applicazioni agricole sono in fase di sviluppo (punteggio medio 2,2), con priorità di sviluppo normativo, competenze o tecnologico a seconda del caso. Infine, ispezioni, spettacoli aerei, ricerca e soccorso, sicurezza e sorveglianza, rilievi, mappature e monitoraggio sono in fase di consolidamento (punteggio medio 2,7), pur necessitando ancora di sviluppi in regolamentazione, infrastrutture, tecnologia, accettazione sociale e sostenibilità dei modelli di business.
Il ruolo dell’Osservatorio Droni e mobilità aerea avanzata
La ricerca è stata condotta dall’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Milano, uno degli oltre 50 filoni di ricerca degli Osservatori Digital Innovation della POLIMI School of Management. Gli Osservatori Digital Innovation nascono con l’obiettivo di fare cultura sull’Innovazione Digitale e rappresentano un punto di riferimento qualificato in Italia. La loro missione è produrre e diffondere conoscenza sulle opportunità e gli impatti delle tecnologie digitali. L’edizione 2024 dell’Osservatorio ha visto il supporto di numerose aziende del settore.
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