Cagliari Nella tarda serata di ieri, 17 aprile, il consiglio regionale ha votato la legge di stabilità per il 2025 da circa 9,8 miliardi. È la prima legge di bilancio di questa legislatura, ed è arrivata in ritardo, dopo quattro mesi di esercizio provvisorio. Anche questa legge ha visto un prolungato confronto in maggioranza e tra i partiti del Campo Largo e la presidente Todde. È la terza legge strategica votata dal Consiglio, dopo aree idonee e sanità, sulla quale la maggioranza, non senza malumori, ha accettato per intero l’impianto proposto della presidente Todde.
Prima della votazione finale, seguita da una ventina di ordini del giorno, gli interventi dei capigruppo: critiche per una finanziaria di corto respiro da parte della minoranza, giudizio positivo per una legge di stabilità strategica, da parte della maggioranza. In mattinata si è completate le votazioni sui lavori pubblici.
Tra gli emendamenti alla legge, per questo capitolo i 3 milioni per sistemare la strada che da Nuoro a Lollove, altrettanti per la pista ciclabile a Orosei, e un milione da destinare ai comuni sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Sui trasporti quattro i principali capitoli del bilancio: gli aiuti sociali per i voli aerei, 13 quest’anno e 23 nel 2026 e 2027; i 27 milioni per la continuità territoriale messi a disposizione (più 8 di residui), nel 2025 che diventano 80 nel successivo biennio; i 30 milioni, validi solo per il 2025 relativi all’eventuale partecipazione della Regione alla futura società unica di gestione del sistema aeroportuale e i 30 milioni nel triennio destinati ad Arst per l’acquisto di due treni a idrogeno da destinare alle linee Nuoro-Macomer e Cagliari-Isili.
Il tema delle gestione degli aeroporti è stato al centro del confronto in aula, con le opposizioni fortemente contrarie ai fondi regionali, chiedendo chiarezza alla stessa presidente Todde. La maggioranza ha ricordato gli sforzi fatti dalla Regione nel raddrizzare il bando «ereditato dalla precedente giunta. Abbiamo garantito – ha detto Roberto Li Gioi, M5S – la mobilità dei sardi nelle ultime feste». «C’è poca trasparenza su questa posta, ricorrente. Non sappiamo cosa si potrà fare con i 30 milioni – ha detto Umberto Ticca, Riformatori – dubito che la Regione con 30 milioni possa svolgere il ruolo di gestione e controllo da protagonisti». «Ma entro il 25 aprile si potrà fare il bando?». Così Paolo Truzzu (FdI) che ha anche chiesto chiarimenti all’assessore Barbara Manca, riproponendo di usare i fondi per la gestione unitaria degli aeroporti, nell’abbattimento delle tasse aeroportuali, «fosse solo anche per le rotte invernali, dal costo di solo 7 milioni, perchè Alghero in inverno chiuderà e Cagliari dimezzerà le rotte, extracontinuità. Non siamo contro società unica – ha concluso Truzzu – fosse pubblica a privata, ma che sia fatta bene, e purché il privato acquisti dal pubblico le quote a prezzo di mercato, se dobbiamo mettere soldi pubblici. Se questi fondi serviranno per avere il controllo di un asset già pubblico, stiamo sbagliando».
La proposta Truzzu sulle tasse aeroportuali, per il periodo invernale non è stata accolta dall’aula, per un voto (22 sì e 23 no). Ai diversi consiglieri ha replicato l’assessora Barbara Manca, che ha confermato come il bando attuale presenti criticità da risolvere. «Abbiamo sollevato diversi problemi ai vettori, e lo possiamo fare adesso perché abbiamo i dati dei voli giorno per giorno». Manca ha anche parlato della proposta, quasi ultimata, da portare al Ministero, con il quale, ha detto, «c’è un rapporto di leale collaborazione. Sono in corso interlocuzioni con il Ministero anche per quanto riguarda il trasporto marittimo». Sul tema aeroporti, Manca ha spiegato che i 30 milioni sono «indispensabili per consentire alla Regione di sedersi a un tavolo e avere un ruolo attivo nella definizione della governance del sistema, affinché si abbia la capacità di indirizzo delle politiche di sviluppo».
Sul capitolo dedicato all’ambiente polemiche sui 3 milioni per contributi per la gestione dei rifiuti al Comune di Cagliari, concessi, su cui le opposizioni hanno sollevato dubbi e critiche, chiedendo analogo trattamento per tutti i comuni . Sugli altri capitoli di bilancio, a cominciare da turismo e artigianato, confermati i finanziamenti, con uno scontro sul filo degli emendamenti. Una lunga riunione di maggioranza, per concordare un testo condiviso, è stata necessaria prima del rush finale, iniziato alle 20 e conclusosi dopo le 23, non senza tensioni sugli emendamenti per gli eventi, anche con interventi particolari. La maggioranza, pur d’accordo con le finalità dei contributi agli eventi, ha preferito non votare un lungo emendamento della minoranza, in linea di massima concordato, con fondi pari a 4,3 milioni per organizzare 14 grandi eventi. L’emendamento è stato definito «non idoneo» dalla maggioranza a raggiungere lo scopo, scatenando le ire delle opposizioni, che hanno detto di sentirsi «tradite». (gcen)
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