La settimana dei mercati azionari si è chiusa in rialzo per le Borse europee e asiatiche, mentre il Dow Jones e il Nasdaq statunitensi hanno mostrato ancora ribassi (S&P 500 poco mosso). Oggi la maggior parte dei listini globali non ha scambiato per il Venerdì Santo, mentre lunedì 21 aprile (Lunedì di Pasqua) i mercati europei resteranno chiusi (così come la Borsa di Hong Kong e quella australiana), mentre i mercati di Tokyo, Singapore, Stati Uniti e Canada saranno aperti.
L’ultima seduta
Giovedì si è registrata una chiusura contrastata per Wall Street nell’ambito di una seduta improntata ancora alla cautela in attesa di nuovi sviluppi sul fronte delle politiche commerciali, con il presidente Donald Trump che ha annunciato comunque di essere fiducioso riguardo a un accordo con l’Unione Europea dopo aver condotto colloqui proficui anche con i rappresentanti giapponesi.
A pesare sul sentiment di breve si aggiungono anche le recenti dichiarazioni del Presidente della Fed riguardo a un atteggiamento più cauto sul sentiero di riduzione dei tassi a causa di una maggiore preoccupazione per l’impatto dei rischi inflattivi sullo scenario macroeconomico. Trump ha lanciato una serie di attacchi contro Powell, accusandolo di “fare politica” non tagliando i tassi di interesse e affermando di attendere con ansia il giorno in cui Powell se ne sarebbe andato.
L’Europa ha chiuso in rosso la seduta di giovedì, nonostante la Banca centrale europea abbia annunciato un nuovo taglio dei tassi di 25 punti base, e portando il tasso sui depositi a 2,25% con decorrenza 23 aprile. Con il deterioramento dello scenario, quest’estate Francoforte si troverà a discutere riguardo all’opzione di tagliare i tassi sotto il 2%, come i mercati ormai scontano. Goldman Sachs prevede che la BCE taglierà i tassi di 25 punti base in ognuna delle riunioni a giugno, luglio e settembre.
Il risiko bancario
In settimana sono arrivati passi avanti nel risiko bancario italiano. Giovedì l’assemblea degli azionisti di MPS ha approvato l’aumento di capitale a servizio dell’OPS su Mediobanca, con il voto favorevole dell’86,48% dei presenti, che corrisponde al 73,6% del capitale totale. Nella compagine sociale si è consolidato il gruppo Caltagirone, salito al 9,96%, secondo azionista alle spalle del MEF (Ministero delle Finanze) con l’11,7% e davanti a Delfin (9,86%). L’AD Lovaglio ha ribadito che Mediobanca è il partner ideale per creare il terzo operatore nazionale del credito.
Venerdì i soci di BPER hanno votato a favore della delega per l’aumento di capitale a servizio dell’OPS su Banca Popolare di Sondrio con oltre il 99,9% di “sì” dei presenti (pari al 62,1% del capitale). “Siamo grati ai nostri azionisti per la costante fiducia e il continuo supporto e per il sostegno all’importante progetto strategico legato all’offerta pubblica di scambio su Banca Popolare di Sondrio”, ha dichiarato l’AD Gianni Franco Papa.
La prossima settimana
Oltre alla pubblicazione di nuovi dati macroeconomici e al proseguimento della stagione delle trimestrali, la settimana prossima si guarderà alla riunione della Banca Popolare Cinese, che dovrebbe mantenere invariati i suoi tassi di interesse chiave per il sesto mese consecutivo. Il tasso primario sui prestiti a un anno (LPR), un parametro di riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie, rimarrà probabilmente al 3,1%, mentre l’LPR a cinque anni, un parametro di riferimento per i mutui ipotecari, rimarrà probabilmente al 3,6%.
Inoltre, a partire da lunedì, si terranno le riunioni di primavera del 2025 del FMI e della Banca Mondiale. Gli incontri riuniranno banchieri centrali, ministri delle finanze, dirigenti del settore privato e accademici per discutere dello stato dell’economia globale e di questioni di interesse internazionale. Il dibattito sarà sicuramente incentrato sulle ampie ramificazioni delle tensioni commerciali dopo il “Liberation Day” del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con le tensioni sui dazi che avranno un impatto sulle politiche monetarie globali.
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