Intervista a Fiorenza Lipparini, direttrice generale di Milano&Partners
Tracciare il profilo dell’europeo – com’è fatto, cosa pensa e in che lingua si esprime – è oggi un’impresa impegnativa, chiusi come siamo in un tempo indefinito di confini labili e identità variabili. Eppure, la sagoma europea più vicina all’immaginario collettivo somiglia tanto a Fiorenza Lipparini, direttrice generale di Milano&Partners.
“Il mio è stato un percorso nomadico, ho cambiato Paesi, lingue, contesti. Questo essere sempre un po’esterna, immersa in una cultura non necessariamente mia, mi ha fatto sentire al posto giusto”.
Ad essere onesti, la sagoma di Lipparini non coincide proprio con quella dell’Europa che conosciamo. Non sono in tanti a sentirsi a casa in un posto diverso dal proprio, lontano dalle radici. Però il profilo di Lipparini combacia perfettamente con l’Europa che vorremo in tanti, quella che i padri fondatori hanno sognato per noi. Unica, ma non “migliore di”, unita, ma non “uguale a”, indipendente e forte, ma mai superiore.
Formazione umanistica, Phd in Linguistica, Lipparini ha lavorato in Italia e nel Regno Unito su grandi progetti di rigenerazione urbana.
A casa, ma mai davvero ferma, integrata, ma sempre al confine, dove si vede oltre. Questa è Fiorenza Lipparini. Oltre i muri, le barriere linguistiche e le dogane. Scegliere per lei non è stato mai davvero necessario, ma piuttosto naturale.
“Il filo rosso che ha unito queste esperienze in giro per l’Europa è stata sempre la passione, l’impatto positivo che il mio lavoro poteva dare alle persone. Ho vissuto sempre la mia attività come una missione”.
Come Milano&Partners impatta positivamente sulle persone?
Siamo un grande facilitatore di rapporti tra chi è milanese e chi vuole diventarlo. Milano&Partners è l’agenzia di promozione internazionale di Milano, la sua missione è fare in modo che le persone vogliano venire a Milano, inclusi coloro che fanno business, ma anche studenti e lavoratori. Facciamo in modo che chi sceglie Milano continui a farlo e che Milano sia felice di accoglierli. Proviamo a mantenere la città aperta, curiosa, permeabile a ogni tipo di influenza, accogliente.
Milano, però, è la città più cara d’Italia. Milano&Partners attira solo chi può permettersela?
Non dovrebbe essere così. Noi siamo un grande catalizzatore di domanda e offerta che punta a rendere Milano una città accessibile. L’obiettivo è permettere a tutti di avere le stesse opportunità e poter realizzare progetti che altrove sarebbe più difficile realizzare.
Come si ottiene questo risultato?
Per esempio, lavorando con le università che sono il primo grande hub per chi arriva a Milano da studente. Questo vale per gli internazionali, ma anche per gli studenti fuorisede. Con il Comune stiamo lavorando a un piano che coinvolge anche privati e prevede modi innovativi di rendere le case accessibili a tutti.
Oggi abbiamo numerose imprese che realizzano residenze a prezzi agevolati per i loro impiegati su asset di loro proprietà o di proprietà del Comune. Noi sediamo al tavolo che coinvolge questi attori istituzionali, ma anche imprenditori privati che sono interessati a questo piano e cercano di dare risposte efficaci. Non è un piano a lungo termine, l’emergenza esiste e va affrontata subito, ma un progetto come questo richiede tempo.
Vogliamo anche allargare i confini mentali della città. Oggi Milano si percepisce ancora dentro il Naviglio, ma tutto ciò che è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici – che sono giustamente l’orgoglio di questa città – deve diventare Milano ed essere riconosciuto come tale. Dobbiamo essere bravi a indirizzare chi arriva verso i quartieri emergenti o alle nuove città che orbitano nella grande Milano.
Tra gli strumenti che la sua agenzia utilizza per promuovere Milano ci sono le Olimpiadi 2026. Che impatto ha il passo indietro del Comune sul cosiddetto Salva Milano?
Il Salva Milano non ha nessun impatto sulle Olimpiadi. I cantieri olimpici proseguono regolarmente, siamo fiduciosi che arriveremo pronti e in gran forma all’evento. Ci aspettiamo un grande impatto sulla città e una enorme legacy.
Le strutture in costruzione saranno nuove case, il villaggio olimpico diventerà lo studentato più grande d’Italia. È così che si realizza la nostra missione: rispondiamo a un’esigenza della città che va oltre il singolo evento.
E poi c’è la questione demografica: la popolazione di Milano è giovane, con le Olimpiadi crescerà ulteriormente. Questa invasione di campioni e di meravigliose storie sportive sarà uno stimolo per i ragazzi e significherà al contempo maggiore socialità, integrazione, riacquisizione di tanti spazi pubblici e riqualificazione. Così come l’Expo ha dato vita a un nuovo polo, il Milano Innovation District a Ovest della città, così le Olimpiadi permetteranno a Milano di allargarsi a Est.
Milano è Italia o Europa?
Per essere europei e internazionali dobbiamo necessariamente essere italiani. Milano è uno dei grandi hub italiani e deve saper lavorare sempre e comunque con e per il Paese. Lo sforzo è sempre quello di essere italiani per poter essere europei. Non c’è contraddizione, ma complementarità.
Quanto è stato difficile per Fiorenza Lipparini arrivare a dirigere un’agenzia come Milano&Partners?
Quando mi hanno offerto questo ruolo ero incinta di 8 mesi, ma non ha esitato un secondo. È stata la conferma di quello che pensavo, a Milano si può. So bene che non è così comune – soprattutto in Italia – un atteggiamento del genere rispetto alle donne, ma dobbiamo lottare perché diventi normale. Non mi è capitato in Inghilterra, non in Francia, non in Belgio di riuscire a conciliare così bene la vita privata con quella professionale. L’Italia me l’ha permesso e ne vado orgogliosa.
L’articolo originale è stato pubblicato sul numero di Fortune Italia dell’aprile 2025 (numero 3, anno 8)
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link