Aziende e organizzazioni in UK riceveranno maggiore supporto nello scambio di crediti di carbonio. La strategia del Governo britannico rientra nel più generale piano per rendere il Regno Unito polo globale della finanza verde. L’intervento punta ad aiutare a reperire le risorse finanziarie necessarie per affrontare la crisi climatica, diversificando i flussi di entrate per le aziende britanniche.
Il sistema di scambio dei crediti carbonio in UK
I mercati supportano lo scambio di crediti di carbonio, tramite i quali un’azienda può ridurre le proprie emissioni investendo in progetti ecosostenibili. Tra questi, l’impiego di veicoli elettrici, la riduzione della deforestazione, il taglio della CO2 emessa o la piantumazione di alberi. Attualmente, “questi mercati non stanno realizzando appieno il loro potenziale, a causa della mancanza di chiarezza tra aziende e organizzazioni su come utilizzarli” si legge nella nota stampa del dipartimento per la Sicurezza energetica e il Net Zero. Sullo sfondo ci sarebbero anche pratiche scorrette che ne compromettono l’efficacia. Tanto che aziende e organizzazioni hanno richiesto maggiore chiarezza su come utilizzare questi mercati nell’ambito dei loro piani per raggiungere l’obiettivo net zero.
In risposta a ciò, il governo sta istituendo un quadro per “costruire fiducia e affidabilità nel commercio di crediti di carbonio e di natura”, con una serie di principi per guidare e supportare le imprese nell’utilizzo dei crediti. Ciò include chiarire cosa sia effettivamente un credito, garantire che forniscano benefici ambientali e incoraggiare le imprese a dichiarare chiaramente a cosa servono nella rendicontazione annuale sulla sostenibilità.
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Fino a 220 mld al 2050: il valore dei mercati del carbonio
Si stima che, in condizioni favorevoli, questi mercati possono valere fino a 220 miliardi di euro entro il 2050 per quelli del carbonio e oltre 6o miliardi di euro quelli della natura. “Aumentando la fiducia in questi mercati, le imprese britanniche, compresi agricoltori e gestori del territorio, saranno ben posizionate per coglierne i benefici economici, creando nuove fonti di reddito e opportunità di investimento” chiarisce il dipartimento.
Questi piani “rafforzeranno ulteriormente il ruolo del Regno Unito come capitale mondiale della finanza verde, aprendo la strada a un nuovo mercato in crescita” traccia la visione del governo. Sbloccando inoltre finanziamenti privati per il cambiamento climatico e sostenendo le aziende nella transizione energetica. Un’azione positiva per il clima che può generare significative opportunità di crescita per le imprese in UK, con oltre 38 miliardi di euro di investimenti privati nel settore dell’energia pulita dal prossimo luglio. Dati recenti mostrano che, lo scorso anno, l’economia a zero emissioni nette è cresciuta tre volte più velocemente dell’economia nel suo complesso, con un aumento dell’occupazione nel settore di oltre il 10%.
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