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Pnrr, segnalate all’Uif più di 1.000 operazioni sospette




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Ultim’ora news 22 aprile ore 17


Negli ultimi quattro anni, la maggioranza delle informative trasmesse dagli uffici della pubblica amministrazione all’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia ha riguardato anomalie connesse all’attuazione del Pnrr con 1.042 comunicazioni. Le segnalazioni si riferiscono prevalentemente al segmento delle agevolazioni alle imprese, selezionati per la ricorrenza di significativi elementi di rischio che caratterizzano gli assetti proprietari e societari delle richiedenti o anche per le false attestazioni rese allo scopo di simulare il possesso dei requisiti previsti per l’accesso ai benefici. 

Lo comunica l’Uif nella newsletter che fornisce un aggiornamento sul contributo complessivo del comparto pubblico al sistema di prevenzione antiriciclaggio e sull’azione svolta dalle diverse tipologie di uffici della pubblica amministrazione tramite «la collaborazione attiva a presidio della corretta allocazione e dell’efficace utilizzo delle risorse pubbliche», si legge nel documento.

Allargando lo sguardo a tutte le operazioni sospette da parte della pubblica amministrazione, l’Uif segnale il boom delle comunicazioni che crescono del 205%. Il flusso di informative trasmesso dagli uffici delle pa ammonta complessivamente a 2.301 comunicazioni. Il trend in continua crescita registra il picco massimo nel 2024, anno in cui si concentra più della metà del contributo attivo (1.264 comunicazioni, pari al 55% del totale).

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Al 31 dicembre 2024 erano 337 gli uffici della pa iscritti al portale Infostat-Uif, per l’inoltro delle comunicazioni di operazioni sospette e lo scambio di messaggi in relazione alle richieste di informazioni avanzate dall’Unità, con una sensibile concentrazione nelle regioni del centro nord. Nonostante l’apprezzabile crescita registrata negli ultimi anni (erano 151 gli uffici della pa iscritti al 30 novembre 2021) «sussistono ancora significativi margini di miglioramento tenuto conto dell’estensione del perimetro pubblico».

Lazio e Lombardia le regioni più attive

Sotto il profilo della collaborazione attiva, poco meno di un quinto degli iscritti ha inviato almeno una comunicazione alla Uif (63 uffici pa pari al 19% degli iscritti).

Gli uffici che si sono attivati sono insediati principalmente nelle regioni Lazio (15), Lombardia (15), Veneto (7), Emilia-Romagna (6), Piemonte (5) e Toscana (5). Gli uffici di otto regioni (Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia) non hanno trasmesso alcuna comunicazione di operazione sospetta.
Nel corso del tempo è progressivamente aumentata la quota delle comunicazioni trasmesse da enti a carattere nazionale che, al 31 dicembre 2024, raggiunge il 92% del flusso complessivo (era pari al 75% al 30 novembre 2021) Tra le altre categorie rileva il contributo degli enti territoriali (poco più del 6% del totale), tra cui in prevalenza comuni, con una decisiva concentrazione su un numero molto esiguo di uffici. La polarizzazione si è particolarmente acuita nel 2024: il 95% di tutte le comunicazioni pervenute nell’anno è stato trasmesso da soli due enti a carattere nazionale. (riproduzione riservata)



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