Gli aeroporti di Ciampino e Pantelleria, entro il 2060, potrebbero ridurre il peso di alcuni aerei a causa del caldo e delle difficoltà per il decollo
Con l’aumento delle temperature in tutto il mondo, a causa del cambiamento climatico provocato dalle emissioni, volare a bordo di alcuni aerei di linea potrebbe diventare più complicato del previsto. E quindi alcuni aeroporti europei dovranno ridurre il numero di passeggeri nei prossimi decenni. Questo è quanto affermano gli scienziati dell‘Università di Reading che hanno studiato come l’aria più calda influisca sulle prestazioni degli aerei durante il decollo in 30 siti in Europa.
Cosa succede all’aria calda?
Quando l’aria si riscalda, diventa meno densa. Questo rende più difficile per gli aerei generare portanza, una forza aerodinamica che si genera quando un oggetto, come un’ala di un aereo, si muove attraverso un fluido, tipicamente l’aria. È una delle quattro forze principali che agiscono su un aereo in volo. Insieme alla resistenza, alla spinta e al peso. La portanza spinge verso l’alto e permette a un aereo di sollevarsi da terra e restare in volo. In particolare la ricerca, pubblicata sulla rivista Aerospace, si è concentrata sull’Airbus A320, un aereo comunemente utilizzato per voli a breve e medio raggio in Europa.
Meno passeggeri d’estate…anche a Ciampino
Secondo la ricerca, entro il 2060 i cambiamenti del clima, costringeranno alcuni scali con piste corte, a ridurre il peso massimo al decollo. L’equivalente di circa 10 passeggeri per volo durante i mesi estivi. Tra questi c’è anche l’aeroporto di Ciampino, nella capitale. “Il riscaldamento del pianeta ha un impatto sulle persone e sulle imprese di tutto il mondo. Volare in Spagna, Italia o Grecia potrebbe diventare più costoso. I voli trasporteranno meno persone a causa dei cambiamenti climatici”, ha affermato il dottor Jonny Williams, autore principale dello studio presso l’Università di Reading.
Stando alla ricerca, le condizioni che prima si verificavano un solo giorno in estate, potrebbero verificarsi 3 o 4 giorni alla settimana entro il 2060. E questo significa che anche l’aviazione, ritenuto uno dei settori che contribuiscono al riscaldamento del pianeta, a sua volta subirebbe gli impatti del cambiamento climatico.
Caldo estremo, siti europei a rischio
Gli scali aeroportuali nel Mediterraneo sono quelli maggiormente a rischio caldo. Tra i siti oggetti di studio c’è il secondo aeroporto della capitale, Ciampino, insieme a quello di Chios in Grecia, Pantelleria in Sicilia e San Sebastian in Spagna. Questi 4 aeroporti, infatti, hanno piste più corte, il che significa che le compagnie aeree non possono farli volare al peso massimo stabilito dal costruttore.
Problemi anche a Londra
Mentre gli aeroporti più grandi, come quelli di Londra Heathrow e Gatwick, hanno piste sufficientemente lunghe per gestire l’A320 anche in condizioni di caldo estremo, potrebbero trovarsi di fronte a problemi con aeromobili più grandi come l’Airbus A380, che ha bisogno di più spazio in pista.
Il problema potrebbe avere ripercussioni anche sulle operazioni aeroportuali, al di là della semplice riduzione del numero di passeggeri. Le compagnie aeree potrebbero dover riprogrammare i voli in momenti più freschi della giornata. E le esigenze di manutenzione delle piste potrebbero aumentare perché le superfici si degradano più rapidamente con il caldo estremo.
Studi futuri esamineranno come altri fattori, quali l’umidità e il cambiamento dei modelli di vento, possano influire ulteriormente sulle prestazioni di decollo.
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