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Via libera da parte del Senato al decreto bollette del governo


L’Aula di Palazzo Madama ha approvato con 99 si, 62 no e un astenuto il disegno di legge di conversione del decreto bollette. Il provvedimento, che prevede tra l’altro un bonus di 200 euro per gli Isee fino a 25mila euro, era già stato approvato dalla Camera il 16 aprile e diventa così definitivo. Varato approvato dal Consiglio dei ministri a fine febbraio con una dote di aiuti da 3 miliardi per proteggere famiglie e imprese dal caro-bollette, la prima lettura in Parlamento ne ha arricchito notevolmente la portata. Il testo iniziale si componeva di 7 articoli: a seguito delle modifiche apportate in sede referente sono stati approvati 13 articoli aggiuntivi e aggiunti diversi commi aggiuntivi agli articoli del testo iniziale.

Per il 2025 viene riconosciuto un contributo straordinario di 200 euro sulle forniture di energia elettrica per i clienti domestici con un Isee fino a 25mila euro (una platea di 8 milioni di nuclei familiari). L’impatto complessivo della misura è di 1,6 miliardi di euro. Un emendamento di FdI ha modificato invece le modalità di utilizzo del bonus elettrodomestici. Non verrà più distribuito con il “click day” ma con sconto in fattura. Viene inoltre superata la soglia di classe energetica minima (B) che rischiava di penalizzare la produzione made in Italy. Il bonus potrà coprire fino al 30% del prezzo di acquisto, con un tetto massimo di 100 euro per ogni elettrodomestico. Per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, il contributo massimo sale a 200 euro per apparecchio. I dettagli operativi verranno specificati in un decreto attuativo.

Il provvedimento, che prevede tra l’altro un bonus di 200 euro per gli Isee fino a 25mila euro, era già stato approvato dalla Camera il 16 aprile e diventa così definitivo. Ad accedere alle nuove misure messe in campo potrà essere una fetta significativa della popolazione, anche grazie al limite Isee fissato a 25mila euro.

Oltre al contributo diretto, che può arrivare fino a 500 euro per i nuclei più fragili, il decreto introduce la tutela dei vulnerabili: over 75, persone con disabilità e coloro che vivono in condizioni economiche precarie potranno usufruire di un mercato tutelato sino al 2027.  Prevista anche l‘estensione delle misure alle strutture sanitarie e sociosanitarie convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale nonché alle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Inoltre, vi sarà lo stop al pignoramento degli immobili per debiti condominiali inferiori ai 5.000 euro e la semplificazione del quadro autorizzativo per gli impianti da fonti rinnovabili e sistemi di accumulo, così da velocizzare gli investimenti e accrescere l’autosufficienza energetica. A questo si aggiungono, sul fronte imprese, 600 milioni per il fondo per la transizione energetica nel settore industriale e il rifinanziamento del fondo per gli impianti sportivi energivori, con 10 milioni aggiuntivi.

Previste misure di riduzione del costo dell’energia per le imprese: da un lato, si dispone la destinazione, per il 2025, di 600 milioni di euro per il finanziamento Fondo per la transizione energetica nel settore industriale. Dall’altro, si prevede un’agevolazione per la fornitura di energia elettrica per i clienti non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, rappresentata dall’azzeramento per un semestre della parte della componente ASOS (la componente degli oneri generali di sistema a sostegno delle energie da fonti rinnovabili).

L’eventuale maggior gettito Iva derivante dall’aumento del prezzo del gas è destinato a misure di sostegno per le famiglie e le microimprese vulnerabili al fine di contenere il maggior onere da queste sostenuto per la fornitura di gas naturale ed energia elettrica derivante dall’aumento del prezzo internazionale del gas naturale sul costo finale di tali prodotti.

Approvato, con un emendamento dei relatori, il salvagente per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e «concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025», saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra.

Il decreto contiene misure per un valore di circa 3 miliardi, di cui 1,6 miliardi andranno alle famiglie con Isee fino a 25 mila euro e i restanti 1,4 sono desinati alle imprese, grandi e piccole. Si tratta di uno sforzo importante del governo per salvaguardare le fasce piu deboli della popolazione e per dare sostegno alle imprese di fronte al problema del caro energia.


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