Diverse tipologie di investimento, focus sulla struttura produttiva o sul processo, impresa già esistente o di nuova costituzione?
Non è facile calcolare il risparmio energetico previsto dal Piano Transizione 5.0.
MCE – Mostra Convegno Expocomfort ha coinvolto il dott. Luca Moliterni, consulente di CNA Lombardia per le tematiche riguardanti la finanza agevolata, l’innovazione digitale, i Piani 4.0 / 5.0 e titolare della società di consulenza We&Tech, per fare chiarezza sulle varie modalità di valutazione di diminuzione del consumo energetico.
Le modalità per il calcolo del risparmio energetico variano in base alla tipologia di investimenti effettuato, nonché dal focus che deve essere posto alternativamente sulla struttura produttiva ovvero su un processo, anche nuovo, nonché dal fatto che l’impresa sia esistente o di nuova costituzione.
In termini generali, la valutazione della diminuzione del consumo energetico, espressa in tonnellate equivalenti di petrolio (tep), ottenuta grazie agli investimenti ammissibili, è stabilita confrontando i consumi energetici annuali previsti dopo l’implementazione degli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi (situazione post-intervento) con i consumi energetici registrati nell’anno precedente all’inizio del progetto di innovazione (situazione pre-intervento).
È importante in questo caso ricordare il concetto di “produzione normalizzata” a cui la norma richiama per i calcoli energetici: i consumi ante e post intervento devono infatti essere direttamente comparabili, ovvero confrontabili a parità di produzione effettuata/attesa.
Per quanto riguarda la situazione pre-intervento, le prestazioni energetiche sono determinate attraverso la misurazione o la stima dei carichi energetici, basandosi su dati di consumo tracciabili relativi all’anno precedente l’avvio del progetto.
In particolare:
- per le aziende operative da oltre 12 mesi, se sono disponibili dati misurati sui consumi energetici dell’anno precedente, le prestazioni energetiche pre-intervento devono essere calcolate direttamente da tali dati;
- per le aziende operative da oltre 12 mesi, se non sono disponibili dati misurati, le prestazioni energetiche pre-intervento devono essere stimate attraverso l’analisi dei carichi energetici, utilizzando dati tracciabili come schede tecniche, modelli software, test in loco, dati di letteratura (BREF, BAT), analisi di mercato e volumi di produzione;
- per le aziende operative da 6 a 12 mesi, se sono disponibili dati misurati, le prestazioni energetiche pre-intervento sono calcolate sui dati disponibili, riproporzionati per l’intero anno;
- per le aziende di nuova costituzione, attive da meno di sei mesi o che hanno modificato sostanzialmente i prodotti/servizi negli ultimi sei mesi, i consumi energetici pre-intervento sono determinati attraverso:
- l’individuazione di almeno tre beni alternativi sul mercato europeo, disponibili nei cinque anni precedenti l’avvio del progetto;
- il calcolo della media dei consumi energetici annuali dei beni alternativi;
- la somma dei consumi medi per determinare il consumo della struttura o del processo interessato.
Nella situazione post-intervento, le prestazioni energetiche sono stimate in base ai consumi previsti dopo l’implementazione degli investimenti in beni materiali e immateriali.
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