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Decreto editoria 2025: approvato elenco beneficiari fondi



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Il Decreto del 22 aprile 2025 emanato dal Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri approva l’elenco dei soggetti beneficiari del contributo per l’adeguamento e l’ammodernamento tecnologico delle infrastrutture e dei processi produttivi delle imprese editoriali.

Contesto normativo e fondi disponibili

Il contesto normativo alla base del contributo per l’ammodernamento tecnologico delle imprese editoriali affonda le sue radici nella Legge di Bilancio 2022 (L. N. 234/2021, art. 1, comma 375), che ha istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze un Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria.

Questo fondo è stato pensato come misura strutturale per accompagnare il settore editoriale italiano in un percorso di innovazione e resilienza, particolarmente necessario in un periodo caratterizzato da profondi cambiamenti tecnologici e sfide economiche crescenti.

La dotazione del fondo ha previsto risorse pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e 140 milioni di euro per l’anno 2023, a dimostrazione di un impegno pubblico crescente. 

Le modalità di ripartizione di tali fondi sono state definite nel DPCM del 10 agosto 2023, che ha delineato criteri precisi per l’accesso ai contributi, privilegiando gli investimenti destinati a infrastrutture e processi produttivi innovativi. L’emanazione del decreto del 22 aprile 2025 rappresenta quindi un passaggio operativo fondamentale, attraverso il quale vengono resi disponibili i fondi a favore dei soggetti effettivamente ammessi al beneficio.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Approvazione dell’elenco dei beneficiari del contributo

L’articolo 1 del Decreto del 22 aprile 2025 sancisce ufficialmente l’approvazione dell’elenco dei soggetti beneficiari del contributo pubblico destinato all’adeguamento tecnologico delle imprese editoriali. Rientrano tra i beneficiari le imprese editrici di quotidiani, periodici e le agenzie di stampa che hanno presentato domanda e soddisfatto i requisiti stabiliti nei precedenti provvedimenti normativi. L’elenco approvato costituisce parte integrante del decreto stesso e specifica, per ciascun soggetto, l’importo del contributo spettante

Tale importo è stato calcolato in maniera proporzionale, secondo i criteri fissati dall’articolo 7, comma 2 del DPCM del 10 agosto 2023, che definisce le modalità di ripartizione delle risorse disponibili in relazione alla tipologia e all’entità degli investimenti sostenuti. Questa approvazione rappresenta il passaggio formale che consente l’avvio dell’effettiva erogazione del sostegno economico, contribuendo così alla modernizzazione del settore editoriale.

Modalità di erogazione del contributo

L’articolo 2 del Decreto del 22 aprile 2025 disciplina le modalità attraverso cui viene erogato il contributo alle imprese editoriali beneficiarie. In particolare, il sostegno economico sarà accreditato direttamente sul conto corrente intestato all’impresa, così come indicato nella domanda presentata per l’accesso all’agevolazione. 

L’importo assegnato concorre alla formazione del reddito imponibile dell’impresa e, pertanto, è soggetto a una ritenuta d’acconto IRES del 4%. Tale ritenuta verrà trattenuta automaticamente e versata alla Tesoreria dello Stato, secondo le procedure previste dalle circolari del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 41/2024 e UBRRAC prot. 1334/2025. Questo sistema di erogazione garantisce trasparenza e tracciabilità nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate al settore editoriale.

Controlli e possibilità di revoca del contributo

L’articolo 3 del Decreto del 22 aprile 2025 stabilisce le condizioni di controllo e le cause di eventuale revoca del contributo erogato. In particolare, il beneficio può essere revocato in qualsiasi momento, qualora dalle verifiche effettuate emerga la mancanza di uno o più requisiti richiesti oppure venga accertata la falsità delle dichiarazioni rese dai beneficiari nella fase di domanda. 

A tutela della corretta gestione dei fondi pubblici, i soggetti ammessi al contributo sono obbligati a comunicare tempestivamente al Dipartimento per l’informazione e l’editoria qualsiasi modifica che possa incidere sulla loro ammissibilità al sostegno, come ad esempio la perdita dei requisiti o cambiamenti rilevanti nell’organizzazione aziendale. Queste disposizioni rafforzano i principi di responsabilità, trasparenza e correttezza nell’accesso alle risorse pubbliche.



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