un convegno a Bologna per pianificare la staffetta generazionale nelle imprese – Bologna24ore.it

Nel capoluogo emiliano esponenti del mondo imprenditoriale, finanziario, accademico e delle professioni riuniti dalla terza private bank italiana per discutere di una sfida da oltre 300 miliardi di euro

Una sfida da oltre trecento miliardi di euro. È questa la cifra, riportata dall’Associazione Italiana Private Banking (AIPB), che fotografa la dimensione del fenomeno passaggio generazionale in Italia da oggi al 2033 tra le famiglie private. Una fetta importante del patrimonio, finanziario e non, degli italiani, che passerà di mano nei prossimi anni e una parte importante del quale è rappresentata dal mondo delle imprese, piccole e medie. Realtà che in territori come quello dell’Emilia-Romagna hanno se possibile un peso anche maggiore rispetto alla media nazionale.

Secondo i dati Unioncamere, nelle aziende di piccole dimensioni, la leadership è rappresentata dalla famiglia imprenditoriale nel 78,8% dei casi e negli ultimi 10 anni la fetta dei leader d’azienda over 70 è aumentata di un quarto, arrivando a superare il 70% del totale. Il numero di questi ultimi è cresciuto costantemente negli ultimi anni portando con sé, oltre che un mancato ricambio generazionale, una minore crescita e una minore redditività. I dati più accreditati indicano che solo il 13% di aziende familiari riesce ad arrivare alla terza generazione. Risulta chiaro da questi dati come sia urgente indirizzare questa tematica aprendo un dialogo che consenta all’imprenditore di agire per tempo con gli strumenti che sono a disposizione (cessione, management by out, riassetto della governance).

Per discutere di questo tema cruciale, l’area consulenti finanziari di Bologna (Sales Manager di rete Stefano Pesci e District Manager Mauro Brosco) ha riunito oltre 100 esponenti del mondo imprenditoriale, finanziario, accademico e delle professioni, in un convegno a Bologna, dal titolo “Protezione del Patrimonio e della Famiglia. Istruzioni per l’uso”, ospitato a Palazzo Gnudi.

Sul tavolo i temi legati alla continuità e discontinuità generazionale nel mondo delle imprese, dalla pianificazione alla gestione finanziaria, alle implicazioni fiscali e successorie, analizzati da Marzio Albonico, responsabile Servizio Family Protection & Planning di Banca Generali – Presidente Generfid Spa Fiduciaria e da Alessandro Gallo, Consulente strategico e formatore esperto in pianificazione patrimoniale oltre che Amministratore e fondatore di Value & Strategies, in due interventi moderati da Brosco.

Nonostante le dimensioni del fenomeno, parlare di passaggio generazionale è ancora spesso un tabù, nonostante sia un argomento più dibattuto che in passato. Un errore oggi evitabile, grazie agli incentivi in termini di norme applicabili e di esenzioni fiscali, pensando a come spesso una staffetta ben pianificata possa fare la differenza nella continuità dell’azienda e quindi il permanere di ricchezza sul territorio, sottoforma di dipendenti e indotto.

“Il passaggio generazionale è una grande sfida che l’Italia e il suo tessuto imprenditoriale si trovano ad affrontare ora e nei prossimi anni. Un processo che non implica una rinuncia, ma al contrario è l’opportunità di giocare un ruolo decisivo per mettere chi verrà dopo di noi nelle condizioni migliori possibili, come in una staffetta di corsa. Aiutare le persone a noi vicine ad affrontare il futuro nel miglior modo possibile, gettando le fondamenta di uno sviluppo sostenibile. In questo contesto il consulente finanziario gode di uno straordinario punto di osservazione sulle dinamiche del cliente e della sua famiglia. Per questo è importante essere capaci di spiegare con parole semplici – senza banalizzare – concetti complessi e di illustrare le scelte possibili tenendo in considerazione l’intreccio di tutti gli aspetti: i desideri del cliente, le aspirazioni degli eredi, le regole di legge, il prelievo tributario”, commenta Marzio Albonico, responsabile Servizio Family Protection & Planning di Banca Generali.