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Made in Steel continua a crescere: 350 espositori presenti e superfice espositiva ampliata a 18mila mq


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Uno scatto dell’edizione 2023 di Made in Steel.

Novità per Made in Steel, la Conference & Exhibition internazionale dedicata alla filiera dell’acciaio organizzata da siderweb – La community dell’acciaio, che si terrà il 6, 7 e 8 maggio a fieramilano Rho. Quest’anno saranno presenti 385 aziende siderurgiche, con un aumento  del 21,4% rispetto alla precedente edizione, tenutasi nel 2023.

Il 34,5% delle aziende presenti arriva dall’estero, una quota in netto miglioramento rispetto all’edizione precedente (25,2%). Venticinque i Paesi esteri rappresentati: tra essi, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Germania, Francia, Cina, Gran Bretagna, Belgio, India.

È in crescita quest’anno anche la superficie espositiva, passata da circa 15mila a quasi 18mila metri quadrati (+18,2%), nuovo record assoluto per l’evento internazionale. Oltre 50 i buyer, italiani e stranieri, che parteciperanno alla tre giorni, grazie alla collaborazione con l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Made in Steel si conferma, quindi, evento internazionale di riferimento per l’intera filiera dell’acciaio nazionale ed europea, dalla produzione all’utilizzo, passando per la trasformazione e i servizi, logistica compresa. Un appuntamento atteso dagli operatori, lo testimonia il sold out degli spazi espositivi raggiunto già a inizio anno, a maggior ragione in una fase storica in cui l’acciaio sta attraversando un momento di grande incertezza sul proprio futuro, tra tensioni commerciali e instabilità geopolitica, costi elevati e necessità di investire in decarbonizzazione come chiede il legislatore.

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«Stiamo vivendo un contesto di grande incertezza e Made in Steel rappresenta un momento di incontro e confronto per tutta la filiera dell’acciaio. Saranno tre giorni di condivisione di idee, business, visioni e azioni, per affrontare insieme le complesse sfide attuali – ha dichiarato Paolo Morandi, ceo di Made in Steel e siderweb -. Made in Steel è uno degli eventi ideati e organizzati da siderweb, la community dell’acciaio. In questo clima di “grandi nuvole nere”, siderweb si pone come strumento a servizio delle aziende del nostro settore, a tutti i livelli della filiera, per orientarsi quotidianamente attraverso le informazioni, l’analisi dei dati, l’approfondimento. Il titolo scelto per questa undicesima edizione di Made in Steel è “The Beauty of Steel” perché vogliamo celebrare la bellezza dell’acciaio, i suoi innumerevoli utilizzi, il suo splendore. L’acciaio è un materiale amico delle persone e fondamentale per il progresso. Non sappiamo come sarà il futuro, ma siamo convinti che possiamo, insieme, iniziare a costruirlo, anche attraverso momenti come Made in Steel».

L’undicesima edizione di Made Steel si terrà in parziale concomitanza con Lamiera, la rassegna internazionale promossa da Ucimu dedicata all’industria delle macchine utensili per la deformazione e il taglio della lamiera, in programma da martedì 6 a venerdì 9 maggio nei padiglioni 13 e 15. Una sinergia che intende favorire la circolarità dei visitatori e moltiplicare le occasioni di fare impresa. Dopo aver effettuato il primo accesso alla mostra per la quale si è registrato, il visitatore potrà successivamente circolare liberamente anche nella seconda mostra concomitante.

CONVEGNI E ARENA

Sono oltre 50 i relatori, dall’Italia e dall’Europa, che prenderanno parte ai momenti di approfondimento e analisi durante Made in Steel 2025. Si parlerà di congiuntura e prospettive per l’acciaio al carbonio e inossidabile; del nuovo progetto di siderweb “Industria & Acciaio 2050”; di decarbonizzazione; e ancora di prezzi dell’acciaio, occupazione femminile e innovazione tecnologica.

Il programma di conferenze di Made in Steel, oltre agli appuntamenti che si terranno nella siderweb Conference Room, quest’anno prevede una serie di sette eventi sotto forma di “talk” ospitati nella siderweb Arena, al centro dei padiglioni 22 e 24 di fieramilano Rho. Per la prima volta, ci sarà anche la Steel Talking Arena, dove le aziende potranno presentare i propri progetti.

«Nella complessità del momento che stiamo vivendo, gli approfondimenti che proporremo vogliono essere una chiave di lettura e interpretazione della congiuntura, grazie agli insight di siderweb e ai contributi delle decine di relatori dall’Italia e dall’Europa che interverranno ai nostri convegni – commenta Francesca Morandi, responsabile relazioni esterne di siderweb -. Faremo parlare la filiera siderurgica e le istituzioni. In fondo, Made in Steel è la casa dell’acciaio italiano e internazionale. Infine, come sempre crediamo nella contaminazione. Ecco perché ci sarà un momento dedicato al nostro progetto “Acciaio al Femminile”. Creare e mescolare, anche questo per noi è “The Beauty of Steel”».

Clicca qui il programma aggiornato

LA CONGIUNTURA

«Ci avviciniamo a Made in Steel mentre attraversiamo un momento di grande incertezza, con alcune nubi all’orizzonte per l’acciaio e la siderurgia», spiega il coordinatore contenuti e strategie editoriali di siderweb, Emanuele Norsa. «La rielezione di Trump, i dazi su molti Paesi e le possibili risposte da parte dell’Unione europea non fanno che accrescere l’instabilità. È l’effetto domino di queste misure e contromisure a sconvolgere i piani della filiera. Gli Stati Uniti rappresentano, infatti, per la siderurgia italiana ed europea una quota ridotta dell’export, rispettivamente l’1,8% e l’11,1%, e i dazi avranno quindi un impatto specifico ridotto sull’acciaio. Tuttavia, la filiera risente degli effetti sui prodotti che contengono acciaio e sull’impatto indiretto derivato dalla ricollocazione di volumi da parte di Paesi terzi che guarderanno all’Europa come a un nuovo mercato di sbocco» ha continuato Norsa. A livello di prezzi, «le materie prime stanno vivendo un momento particolare. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo assistito a una discesa delle quotazioni del minerale di ferro e, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, a una sua stabilizzazione sotto i 100 dollari la tonnellata. Il rottame ha avuto una discesa molto più accentuata rispetto alle aspettative. Di conseguenza, arriviamo a Made in Steel interrogandoci rispetto a quanto durerà e dove ci porterà questa discesa» ha sottolineato. Nel frattempo, il trend dei prodotti finiti ha seguito quello delle materie prime: «Dopo i picchi toccati nel 2021, abbiamo assistito a un andamento negativo, con tendenze simili per Europa, Nord America, Italia e Cina almeno fino al 2024. L’arrivo di Trump e delle tensioni commerciali sta spingendo al rialzo il mercato americano, mentre gli altri stanno accentuando la propria tendenza ribassista» ha aggiunto. Nonostante le difficoltà, «i margini di produzione delle acciaierie sono in ripresa rispetto al fondo toccato nell’estate 2024, seppur rimanendosi su livelli bassi rispetto al 2023. La ripresa non è ancora sufficiente a dare respiro a tutta la filiera, ma sicuramente stiamo assistendo a un rifiato che ci fa arrivare a Made in Steel con una buona notizia» ha concluso.

MADE IN STEEL AWARDS 2025

Una giuria tecnica assegna dall’edizione 2007 i Made in Steel Awards, riconoscimenti per espositori e allestitori che dimostrano di saper veicolare il proprio messaggio con originalità e chiarezza, di presentare i propri prodotti e servizi in modo efficace e innovativo. Le categorie del premio saranno due: Best Communication Stand, per chi sa realizzare la comunicazione più efficace usando l’allestimento; Most Friendly Stand, per l’allestimento più accogliente.

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Per la seconda edizione consecutiva sarà assegnata la Honorable Mention for Sustainability all’espositore che meglio avrà saputo mettere al centro dell’allestimento i temi di sostenibilità ed economia circolare. Nell’attribuzione della menzione, la giuria terrà conto sia delle scelte operate nella fase di allestimento (la selezione dei materiali, l’aver privilegiato materiali riciclati e riciclabili, il riutilizzo di materiali già utilizzati per altre manifestazioni), sia nella costruzione della narrazione e dell’esperienza offerta ai visitatori.

SOSTENIBILITÀ

Dalla scorsa edizione, quella del 2023, Made in Steel è certificata da Rina per la progettazione e gestione sostenibile degli eventi secondo lo standard internazionale ISO 20121. Anche l’edizione 2025 della Conference & Exhibition è organizzata secondo il medesimo standard, a dimostrazione dell’impegno sempre crescente per ridurre l’impronta ambientale e massimizzare l’impatto sociale positivo. Le pratiche in chiave di sostenibilità sono in miglioramento continuo grazie all’identificazione e al monitoraggio di obiettivi chiari per ogni ambito ESG. Per l’organizzazione di questa undicesima edizione, a livello ambientale vengono promosse, ad esempio, una mobilità sempre più sostenibile e una maggiore riduzione dei consumi.

LE ATTESE DEGLI OPERATORI

Incertezza, sovraccapacità produttiva globale e crescente protezionismo. Queste tre delle principali preoccupazioni che sono state espresse dai rappresentatati del comparto.

Il direttore generale di Federacciai, Flavio Bregant, commenta: «stiamo affrontando un momento complesso: la fase di mercato è caratterizzata da una grande sovraccapacità produttiva globale e ciò ha originato una fortissima tensione competitiva. La Cina, in particolare, ha visto calare la propria produzione, ma allo stesso tempo il consumo interno è sceso in modo maggiore. Non a caso il 2024 è stato un anno record per le esportazioni cinesi, che hanno messo sotto pressione i mercati globali, anche a causa di comportamenti scorretti». A ciò si è aggiunto «il crescente protezionismo. Non solo i dazi di Trump, ma anche le restrizioni al commercio adottate da molti altri Paesi. Queste misure stanno influenzando direttamente la siderurgia, in particolare quelle aziende che hanno contratti bloccati e merce ferma in magazzino; avranno anche effetti indiretti molto più forti. Pensiamo cosa causeranno le distorsioni dei flussi commerciali verso l’Unione europea causate dalla chiusura dei principali mercati. Da qui discende la grandissima necessità di difesa dei settori ritenuti strategici da pate dell’Europa. Per queste ragioni stiamo agendo a fianco di Eurofer per ottenere piani concreti di tutela dell’acciaio. Saremo dunque presenti a Made in Steel per ascoltare le aziende presenti, far capire che noi ci siamo e stiamo interloquendo con le istituzioni».

Secondo il direttore generale di Assofermet, Luca Carbonoli, «le tensioni commerciali stanno causando un generale rallentamento economico che rischia di portare nuovamente a una diminuzione della domanda di acciaio. Calo dei consumi che avrebbe un impatto molto pesante sull’intera filiera, ma che non viene preso in considerazione dallo Steel Action Plan europeo. A nostro avviso, esso rappresenta un nodo cruciale per il settore e servono urgenti misure per fare in modo che le imprese restino a produrre in Europa e consumino l’acciaio europeo. Ci auguriamo quindi che il Piano d’azione sia applicato in modo rapido e tenendo conto delle esigenze di tutte le singole parti della filiera siderurgica, con misure di stimolo rivolte anche ai settori a valle che hanno nell’acciaio una delle loro principali materie prime». Made in Steel, sarà quindi l’occasione per Assofermet di «incontrare tutte le imprese della distribuzione, commercio e trasformazione dell’acciaio per discutere di tutti questi temi di attualità e di prospettiva. E lo faremo anche durante la riunione annuale dell’associazione che si terrà nella Steel Talking Arena il 7 maggio».

Made in Steel è un momento di incontro e di dialogo con il settore siderurgico anche per il mondo del credito, come ha sottolineato il chief corporate & investment banking officer di Bper Banca, Marco Mandelli: «Non possiamo che essere vicini a un’industria strategica e fondamentale per l’economia come quella dell’acciaio. In questo comparto, BPER Banca alloca oltre 2,5 miliardi di euro di affidamenti. Per noi è cruciale capire sempre di più le dinamiche e la ciclicità che caratterizzano la siderurgia. Crediamo che più un’industria è ciclica, più sono necessari dialogo e collaborazione tra banca e impresa, in modo da capire gli andamenti e individuare insieme le prospettive future. Riconosciamo alla siderurgia diversi meriti, in particolare quello di aver investito tanto in passato. Riteniamo soprattutto che le imprese di questa filiera sappiano affrontare le difficoltà e anche coglierne gli aspetti positivi, riuscendo a capitalizzare e a investire. Per questo, oggi la siderurgia italiana è più forte, più competitiva e più capace di sopportare i momenti negativi, come quello attuale. Non abbiamo ora grande visibilità sul futuro, ma crediamo che il 2025 possa essere un anno migliore del 2024».

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